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Mangiare i bicchieri a fine pasto? Da oggi si può

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I Materiali Bio alimentari sono pronti a combattere l’immenso mercato del packaging da 450 miliardi di dollari delle confezioni di plastica

La ricerca nel campo dei Materiali Bio cresce di anno in anno e negli ultimi tempi sta avendo un’importante spinta nel settore del packaging.

La quantità di plastica impiegata per produrre le miliardi di confezioni in tutto il mondo è davvero notevole.

Questa tecnologia potrebbe quindi essere un importante passo avanti verso l’ecosostenibilità, specialmente nei paesi più inquinati dai materiali tossici. È perciò possibile mangiare gli stessi contenitori in cui teniamo il cibo?

Salutari e sostenibili

La risposta a questa domanda proviene dalla lontana Indonesia, con alla base un grande obiettivo: ridurre l’inquinamento.

Ed è proprio da uno dei paesi più colpiti dalla piaga dei materiali plastici che nasce Evoware. Si tratta di una piccola start-up dell’isola di Bali che è riuscita a mettere a punto un sistema di packaging 100% naturale, con Materiali Bio derivanti dalle alghe.

I loro primi prodotti sono dei bicchieri che hanno da subito spopolato nella zona, appoggiati anche da un produttore di bevande indonesiano che ha deciso di investirvi.

Hanno inoltre una seconda particolarità, ossia il loro aroma. Dalla menta al tè verde, ogni bicchiere è tutto da gustare, e a breve verranno create altre confezioni come bustine per i condimenti o per il caffè solubile.

Il co-fondatore della start-up, David Chrisman, ha spiegato che la sua idea dei Materiali Bio è nata con la volontà di combattere la crescità di materiali inquinanti presenti nella sua città natale Jakarta, dicendo:

“Ho visto la quantità di rifiuti plastici prodotta qui, una quantità che impiega centinaia o anche migliaia di anni per degradarsi, contaminando tutto”

Lo Stivale è avanti con le ricerche

In Italia l’attenzione verso il cibo è piuttosto sentita e infatti i Materiali Bio stanno prendendo piede più velocemente rispetto alla maggior parte degli altri paesi.

La Società Cooperativa Agricola Fruttagel è un nome importante in questo campo. L’azienda di Ravenna ha messo a punto un packaging biodegradabile derivante da Materiali Bio.

Queste ne abbattono l’impatto sull’ambiente e facilitano il processo di riciclaggio.

Una seconda importante ricerca è nata nelle mura dell’Università di Pisa dal Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agroambientali. È stato realizzato un Materiale Bio di rivestimento con duplice scopo:

  • proteggere e conservare il prodotto
  • mantenere più a lungo le sue proprietà nutritive

Lo studio per ora è condotto su frutta e verdura, mostrando come questo rivestimento possa posticipare la data di scadenza degli alimenti.

Attraverso queste innnovazioni l’utilizzo del petrolio potrà essere sempre meno preferito e quindi diventare più marginale, sia in questo contesto che nel settore energetico.

E magari in futuro sarà normale mangiare il proprio bicchiere alla fine di ogni pasto.

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